Victoria Tomasulo
Sono stata molto contenta quando ho ricevuto notizie di avere vinto una borsa di studio per seguire un corso di italiano a Sorrento Lingue. Non avevo visitato l’Italia da quando ero un adolescente iscritto in un programma di scambio a Roma. Da quel periodo avevo seguito molti corsi di letteratura italiana, e avevo addirittura insegnato l’italiano ad un livello basso, ma non sono mai riuscita a esprimermi con sicurezza con nativi italiani. Ho capito che per migliorare come un parlante sarebbe stato necessario tornare in Italia. Inoltre, volevo da sempre visitare il sud Italia, la patria dei miei bisnonni e l’ambientazione dei miei romanzi preferiti dalla scrittrice famosa, Elena Ferrante.
Infatti, appena sono arrivata a Sorrento mi sentivo come se fossi entrata nella copertina di un romanzo di Ferrante. Il dormitorio ha terrazzi e finestre che danno sul baio di Napoli- dell’azzurro intenso e sfavillante, con il contorno nebuloso del Vesuvio-- e i corridoi della scuola profumano del limone. La mattina mi sveglio rinfrescata e vado a fare colazione a Bar Tasso: un cornetto cioccolato e un cappuccino. Ogni giorno ci sono due lezioni stimolanti, uno di grammatica e l’altra di conversazione; ognuno dura un’ora e mezzo. Le classi sono piccole e gli insegnanti sono sempre entusiastici e pronti ad assisterti. Da un punto di vista pedagogico mi servonoperché gli insegnanti sanno come contestualizzare l’insegnamento dei punti grammaticali e del vocabolario con i materiali autentici dal cinema, dalla letteratura e della politica. Attingendo alle sequenze dei film e agli articoli dei giornali ci danno molte occasioni di discutere dei temi legati alla vita quotidiana degli italiani. Ho migliorato non solo come un parlante di italiano ma anche come un insegnante studiando i metodi usati a Sant’Anna, i quali metterò in pratica quando torno a New York City. Oltre a studiare ho fatto belle escursioni con i miei figli: abbiamo visto Capri, Monte Vesuvio, Pompeii, Positano, e Napoli fra due settimane.
L’esperienza a Sorrentoha approfondito la mia conoscenza della lingua e della cultura dell’Italia settentrionale. Essendomi innamorata della bellezza del paese e della gentilezza della gente, parto sabato mattinacon tristezza ma anche con la gioia di avere subito una rinascita. Il mio rapporto con l’italianoe con l’Italia non finirà mai.